http://www.scuolaosteopatia.it/2018/11/27/rieducazioneposturale/
Sono convinto che questo corso possa essere di grandissimo interesse ed utilità pratica per osteopati e fisioterapisti, a maggior ragione se si tratta di fisioterapisti neolaureati od in procinto di esserlo.
Cercherò di essere breve e coinciso andando per punti sperando così di essere più chiaro:
1) il corso ruota intorno alla rieducazione posturale Mézières. Com’è noto, Francoise Mézières morì senza lasciare linee guida ufficiali, motivo per cui ad oggi ci sono innumerevoli scuole con diverse filosofie di pensiero. Essendo, per vicissitudini personali, molto appassionato di rieducazione posturale ho frequentato tre formazioni di diversi formatori e da ognuna ho estrapolato le cose che ritenevo essere più importanti e spendibili nel quotidiano unendole in un unico corso di dodici giorni (quattro moduli da tre giorni ognuno);
2) tutto questo è arricchito da conoscenze e tecniche fisioterapiche, osteopatiche ( negli anni mi sono accorto di quanto queste due discipline siano indissolubilmente ed intimamente connesse, di quanto l'una completi l'altra esaltandone i risultati benefici sul paziente), nozioni ortopediche e posturologiche.
Lo studente imparerà quindi a:
-interpretare la postura dei suoi pazienti distinguendo una postura funzionale da una disfunzionale;
-sviluppare uno sguardo a 360° sul corpo, discriminare da quale distretto iniziare il trattamento ed acquisire tecniche per lavorare singolarmente su tutti i distretti corporei. Quest’ultimo punto è fondamentale per enfatizzare l’efficacia del riequilibrio posturale che verrà eseguito sul paziente, velocizzando così i tempi di recupero;
-affrontare con successo la maggior parte delle problematiche muscolo-scheletriche;
-conoscere il lavoro in postura secondo la rieducazione posturale di Mézières;
-arricchire il lavoro in postura del paziente con tecniche specifiche su vari distretti corporei;
-comprendere le differenze tra una medicina di tipo “causale” ed una di tipo “sintomatica”;
-costruire un’anamnesi accurata del paziente;
-apprendere modalità di autotrattamento da agire su se stessi e da trasmettere ai propri pazienti;
-individuare il professionista di competenza a cui inviare, per specificità, il paziente qualora non fosse di propria pertinenza.
Conosciamo tutti i costi elevati delle formazioni, soprattutto in ambito “posturale”.
Alcune di esse le ho trovate eccessivamente lunghe, costose, dispersive e poco pragmatiche. In quasi tutte i formatori non erano professionisti appartenenti ad entrambe le categorie (fisioterapia ed osteopatia): questo non è un dettaglio di poco conto considerato quanto emerge dalla mia esperienza, ovvero che le due professioni hanno molto da “regalarsi” al fine di aiutare i pazienti a risolvere i loro disturbi prima e meglio.
Questo corso ha il pregio di riunire in se molte formazioni, presenta in modo ordinato, chiaro e semplice nozioni teorico/pratiche che si trovano frammentate su più corsi all’interno del panorama formativo italiano e aiuta il terapeuta a migliorare grandemente la sua efficacia nell’affrontare la maggior parte delle problematiche muscolo-scheletriche.
Tutto questo accrescerà di molto la soddisfazione professionale dei terapisti e quella dei pazienti che percepiranno grandi benefici in tempi brevi.
Di seguito il programma nel dettaglio.
QUANDO
- 1° incontro: venerdì 1, sabato 2, domenica 3 marzo 2019
- 2° incontro: venerdì 12, sabato 13, domenica 14 aprile 2019
- 3° incontro: venerdì 17, sabato 18, domenica 19 maggio 2019
- 4° incontro: venerdì 7, sabato 8, domenica 9 giugno 2019
DOVE
CIO – Collegio Italiano di Osteopatia
strada Argini Parma, 103/b – 43123 Parma
A CHI SI RIVOLGE
Il corso si rivolge a osteopati, fisioterapisti, terapisti occupazionali e studenti di osteopatia all’ultimo anno di corso (5°anno full-time T1 e 6°anno part-time T2).
CREDITI ECM
50 crediti ECM rivolti a fisioterapisti e terapisti occupazionali
IL CORSO
Di seguito, a titolo esemplificativo e non esaustivo, un breve elenco di patologie e problematiche muscolo-scheletriche che possono essere affrontate con successo tramite le nozioni teorico/pratiche apprese nel corso:
- Problemi posturali (es. scoliosi, dorsi curvi, iperlordosi lombare o cervicale, rettilineizzazioni rachidee, spalle curve, ginocchia vare/valghe, piedi cavi/piatti, alluce valgo, problematiche legate alla crescita negli adolescenti);
- Cervicalgie, cefalee mio-tensive, vertigini da tensioni cervicali;
- Dorsalgie;
- Lombalgie;
- Anterolistesi o retrolistesi;
- Schiacciamento discale singolo o multiplo;
- Black disk;
- Ernie, protrusioni, bulging;
- Artralgie;
- Periartriti scapolo-omerali;
- Sindrome del tunnel carpale, de quervain, dupuytren, neuroma di morton;
- Sindrome dello stretto toracico;
- Sindrome del dito a scatto;
- Tendiniti, tendinosi;
- Fasciti plantari;
- Pubalgie;
- Problematiche femoro-rotulee;
- Osgood-Schlatter;
Rigidità e dolorabilità muscolari o articolari; - Problematiche circolatorie croniche agli arti inferiori;
- Esiti di traumi
DOCENTE
dott.Davide Migliari – Fisioterapista e osteopata, autore del Libro “Come e perché prendersi cura di se stessi: consigli di un Fisioterapista Osteopata”, Migliari propone una visione estremamente pragmatica della Rieducazione Posturale dopo aver attinto ed integrato per lungo tempo conoscenze da corsi di Metodo Mézières (Formazione Aifimm e Mézières Plus), Osteopatia e Pancafit (Metodo Raggi). Docente al CIO – Collegio Italiano di Osteopatia, organizza corsi di formazione per professionisti sulla Rieducazione Posturale e corsi di apprendimento all’autotrattamento per privati. Ulteriori specializzazioni: Rieducazione Posturale secondo il Metodo Mézières, Pancafit Metodo Raggi, manipolazioni vertebrali, Metodo Mckenzie e Kinesiotaping.
PROGRAMMA
1° incontro (1-2-3 marzo 2019)
Argomenti teorici
– Storia ed osservazioni iniziali: Francoise Mézières e le origini del metodo;
– Medicina causale vs medicina sintomatica;
– Lordosi come resposabile di cifosi e scoliosi ma anche una necessità della postura eretta;
– La catena posteriore: leggi vertebrali, concetto di componente di schiacciamento vertebrale, riflessi antalgici a priori;
– Indicazioni e controindicazioni al trattamento di rieducazione posturale;
– Posture ideali e disfunzionali: inquadramento del bacino e degli arti inferiori all’osservazione sui piani frontale e laterale;
– Origine ginocchio varo/valgo, piede cavo e piatto;
– Distinzione tra problematica di bacino e reali gambe lunghe/corte;
– Inquadramento pubalgia;
– Spring test: introduzione teorica;
– Test ortopedici di valutazione dell’arto inferiore.
Parte pratica
– Osservazione del paziente in statica e dinamica. Distinzione tra parametri di normalità e dismorfismi;
– Lavoro di allungamento a gambe elevate: posizione del cristo in croce, lavoro per ginocchio varo e valgo, piede cavo e piatto;
– Lavoro sui legamenti sacro-iliaci in postura;
– Spring test a lettino su tibio-tarsica, ginocchio, anca e bacino;
– Tecniche di riequilibrio articolare per la normalizzazione delle problematiche di arto inferiore e bacino (pubalgia, distorsione, tendiniti, fasciti plantari ecc);
– Trattamento piriforme, adduttori e psoas. Tecnica di sblocco del pube.
2° incontro (12-13-14 aprile 2019)
Argomenti teorici
– Le altre catene muscolo-fasciali corporee;
– Timeline: l’importanza di fare un’accurata anamnesi per capire se e come impostare il trattamento;
– Diaframma: anatomia e funzione;
– Respirazione corretta e relativi benefici;
– Quando trattare il diaframma; quando evitare;
– Coccige: brevi cenni teorici e valutazione;
– Coste: brevi cenni teorici
Parte pratica
– Esercitazione: osservazione del paziente in statica e dinamica. Distinzione tra parametri di normalità e dismorfismi. Esercitazione sulla raccolta dati (timeline). Spring test;
– Diverse modalità per lavorare il diaframma: tecnica monolaterale, bilaterale (seduti alla testa del pz o in piedi) ed incrociata;
– Posizione del candelabro, a braccia elevate con variante a ballerina, posizione del sultano;
– Spring test su rachide lombare e dorsale. Test di sgrossamento costale;
– Tecniche di riequilibrio articolare per problematiche di colonna lombare, dorsale e coste;
– Test di inibizione per capire se devo correggere prima una costa o una vertebra;
– Tecnica a pz supino per risolvere disfunzioni costali;
– Tecniche su coccige con paziente a lettino.
3° incontro (17-18-19 maggio 2019)
Argomenti teorici
– Relazione vertebre- visceri: allarghiamo la visione (relazioni neuro-fisiologiche, osservazione della cute del paziente);
– Test kinesiologico: teoria;
– Come integrarsi con altre figure professionali: visceri e postura (quando sospettare che ci sia un lavoro viscerale da fare), denti e postura (quando sospettare che il primo intervento sia del dentista e non nostro), occhi e postura (quando inviare il paziente da un ortottista prima ancora di trattarlo), lingua e postura (come collaborare con il logopedista), ecc.;
– Valutazione l’impatto di plantari/tallonette/calzature/ occhiali sulla postura del paziente;
– Cicatrici;
– Inquadramento delle problematiche dell’arto superiore.
Parte pratica
– Test kinesiologico su plantari/tallonette/calzature/cicatrici;
– Test ortopedici di valutazione per l’arto superiore;
– Posizione dell’abbraccio, candela corta e lunga (con e senza controspinte);
– Esercitazione: osservazione del paziente in statica e dinamica. Distinzione tra parametri di normalità e dismorfismi. Esercitazione sulla raccolta dati (timeline). Spring test.
– Spring test su arto superiore;
– Tecniche di riequilibrio articolare per problematiche dell’arto superiore (tendiniti, epitrocleiti, epicondiliti, tunnel carpali, dita a scatto, De Quervain ecc);
– Proposte di trattamento in postura e a lettino;
Lavoro sulle cicatrici in fase acuta e cronica, in postura e a lettino.
4° incontro (7-8-9 giugno 2019)
Argomenti teorici
– La scoliosi: inquadramento e trattamento;
– Cenni teorici su Littlejohn: soggetto anteriore, posteriore e misto;
– Miti da sfatare sull’attività sportiva ideale da praticare per il “benessere posturale”;
– Ripasso leggi vertebrali: rachide cervicale.
Parte pratica
-Test cervicali (osservazione grande movimento, palpazione movimento fine, test ortopedici);
– Palpazione e sblocco dei tessuti muscolari laterali della loggia del collo;
– Tecniche di riequilibrio articolare cervicale;
– Lavoro in inclinazione e rotazione cervicale (con e senza lavoro degli arti superiori) durante le posture: quando e come farlo;
– Trazione su collo e controspinta sulle spalle del paziente durante il lavoro di allungamento;
– Esercitazioni pratiche di ripasso di tutte le tecniche in postura;
– Esame finale.
Iscrizioni: http://www.scuolaosteopatia.it/2018/11/27/rieducazioneposturale/